Sono le 14:00 di un ventilato pomeriggio di Agosto, Renato Paratore mi aspetta sorridente al Golf Club Asiago.
E’ un ragazzo alto, dal sorriso contagioso. Romano, classe 1996. Guardandolo mi da la sensazione di essere felice, la prima domanda arriva spontanea : Renato, come hai iniziato a giocare a giocare a golf ?
” Per caso” risponde ridendo, “per caso ? ripeto io con uno sguardo un pò incredulo “eh sì ero andato in un campo da golf all’età di otto anni per un pranzo ” mi risponde lui ” poi mi hanno fatto provare a giocare e da allora non ho più smesso !”
Da piccolo pensavi di diventare un golfista professionista ?
“A dire la verità appena ho provato questo sport mi è piaciuto subito e dopo poco sognavo già di diventare un giocatore di torneo”.
Se non avessi intrapreso questa strada, Renato Paratore chi avrebbe voluto essere?
“Mi piace molto l’architettura, quindi penso che avrei fatto l’architetto “.
Quando non giochi che cosa fai ?
” Mi piace molto uscire con i miei amici e, se sono al mare, adoro pescare”.
Pratichi altri sport oltre al golf?
“Sì gioco a tennis e mi piace molto sfidare i miei amici a ping pong. Mi piace molto anche sciare e giocare a calcetto ma da quando sono professionista cerco di non correre rischi inutili che potrebbero condizionare il mio stato di forma”.
Come è stato il tuo debutto da professionista sul Tour?
“E’ stato molto emozionante, lì per lì ero talmente preso da questa nuova avventura che non ho avuto il tempo per rendermene pienamente conto, le emozioni sono state davvero tante. Poi quando ci ho pensato a mente fredda ero veramente felice”.
I successi della tua carriera amatoriale sono davvero tanti, tanto per citarne alcuni, European Young Masters, Sir Bonallack Trophy, Junior Ryder Cup 2012, Medeglia d’oro alle Olimpiadi Juniores China 2014… hai una di vittoria a cui pensi con particolare soddisfazione ?
“Sì, sicuramente l’Orange Bowl e le Olimpiadi Juniores “.
Cosa ne pensi della candidatura di Roma per ospitare la Ryder Cup 2022?
” Credo sia importantissimo per il movimento golfistico italiano perchè oltre all’evento in sè si potranno organizzare tante attività golfistiche collaterali per far conoscere il nostro sport a chi non lo ha mai provato”.
Che tipo di percorso preferisci, parkland o links ?
” I links sono molto spettacolari da vedere ma preferisco giocare sui parkland, il mio percorso preferito è il Sage Valley in Georgia (Stati Uniti)”.
In questi giorni hai potuto giocare sul percorso del Golf Club Asiago, che impressioni hai avuto?
“Il campo è corto * ma molto divertente, ci sono molti tee shots stretti e la buca 16 e 17 sono delle buche molto toste.”
* Nota : “corto” per lui che ha giocato drive e legno 3 alla buca 14 arrivando a 10 mt dal green ”
Qual è il tuo colpo preferito?
” L ‘approccio con il 56 gradi”.
Fade o draw?
“Draw !”
Ti piace l’ambiente dell’European Tour ?
” Mi piace molto, i servizi collegati al Tour sono eccellenti e mi hanno fatto sentire a mio agio subito”.
Di cosa non faresti mai a meno quando viaggi per giocare ?
“Dello spazzolino (ride) e di un buon piatto di pasta”.
Qual è la tua routine pre gara?
” Se pratico bene vado più sicuro in campo, quindi mi presento in campo pratica all’incirca 40 minuti prima della partenza, faccio 5 minuti di streching, inizio poi a colpire qualche colpo corto, passo subito dopo al Drive e poi ritorno ai bastoni più corti; sono un giocatore veloce anche in campo e non mi sento a mio agio praticare per troppo tempo prima di un giro”.
Hai vinto le Olimpiadi Juniores in China nel 2014, Rio è dietro l’angolo, ci hai mai fatto un pensierino?
“Sì certo, direi che ne ho fatto più di uno di pensierino (ride) vorrei riuscire ad entrare in squadra e a prendervi parte. Decisamente !”.
Hai mai avuto paura di giocare un colpo?
“Paura vera e propria no, tensione sì, mi dico sempre che se sono teso il colpo non riesce come vorrei quindi cerco di rilassarmi e la tensione se ne và”.
Se dovessi giocare una gara a coppie con un altro pro/proette con chi ti piacerebbe giocare?
” Jordan Spieth o Matteo Manassero, però se il campo fosse stretto Lydia Ko, non manca un farway !”
Pensi che lo sport di alto livello sia valorizzato dal nostro sistema scolastico ?
“Io sono stato molto fortunato, ho finito la scuola in un istituto scolastico dove mi hanno reso possibile conciliare la mia vita di giocatore di alto livello con gli impegni scolastici; ma credo che lo sport non sia molto valorizzato nel nostro sistema scolastico e questo rende difficile la crescita di campioni nelle varie discipline sportive”.
Il Golf Club Asiago punta molto sul connubio golf e giovani, cosa ne pensi ?
“Penso che coinvolgere i bambini sin dall’inizio sia importante per appassionare sempre più persone al gioco, a 9/10 anni è molto importante insistere soprattutto sull’approccio e sul put tralasciando i risultati mentre dai 13/14 anni bisognerebbe subito iniziare a pensare allo score e lavorare più sullo swing”.
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