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Edoardo Molinari, è raggiante, è tornato più forte di prima, settimo all’Open Championship domenica, secondo all’Irish Open due settimane prima, è seduto al mio fianco mentre, sulla terrazza del Golf Club Asiago, beviamo una Coca Cola.
Con il suo sorriso è tornato al Golf Club Asiago, di cui è testimonial, in occasione dell’ Asiago pro Am 2014.
Edoardo, il connubio con il Golf Club Asiago funziona... “eh sì il mio rapporto con il Golf Club Asiago non è semplicemente professionale, ma è un rapporto amichevole, quando torno qui mi sento a casa. Irene Gemmo e il Golf Club Asiago mi sono stati sempre vicino, anche quando non stavo bene, mi hanno sempre sorretto e questo mi fa un immenso piacere.”
Qual è l’obiettivo di questa stagione?
“Sono partito ad inizio anno con l’obiettivo di rientrare tra i primi 60 in Europa e di giocare la finale a Dubai a fine anno. Ho già raggiunto questo obiettivo, e ne sono molto contento, ora gioco per entrare nei primi 30”.
Hai pienamente recuperato la funzionalità della mano, avevi qualche dubbio sul tornare a giocare ad alti livelli?
” Qualche dubbio c’è sempre, non tanto dal punto di vista del gioco ma da quello relativo alla salute”.
Quest’anno è anno di Ryder Cup, difficile non associare questo evento a te, con chi ti piacerebbe giocare la Ryder ?
“Sono molto amico di Justin Rose e Sergio Garcia, sono due giocatori che ci mettono sempre l’anima e poi mi piacerebbe che facesse parte del team Rory McIlroy che attualmente è il più forte giocatore al mondo e averlo nella propria squadra sarebbe confortante.”
Come vivi la probabilità di giocare le Olimpiadi?
“Alle Olimpiadi ora non ci penso più di tanto, ma si stanno avvicinando e c’è molta curiosità in tutti noi (giocatori). E’ un evento talmente diverso da quelli che siamo abituati a giocare che non vediamo l’ora di scoprire come sarà”.
Sei un esempio per i giovani ma soprattutto per i ragazzi dell’Asiago Junior Team, sei cresciuto in un circolo (Circolo Golf Torino) incentrato sulla formazone dei giovani talenti..” si sono stato fortunato, il golf insegna il rispetto delle regole, la disciplina, insegna molto ai giovani. E’ uno sport che permette di giocare all’aria aperta, di stare insieme ai propri coetanei in un ambiente protetto, penso sia uno sport da consigliare ai ragazzini/e”.
Hai un colpo preferito?
” Mi piace molto giocare gli approcci intorno al green”.
La tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, sia nell’analisi del volo della palla, sia nell’analisi dello swing, quanto incide, secondo te, il progresso tecnologico nel nostro sport?
“Al giorno d’oggi diventa molto più facile migliorare, quando eravamo piccoli lo swing era basato molto di più sul feeling, e si tirava un pò ad indovinare, oggi invece l’analisi del volo della palla è scientifico, oggettivo e credo che il livello di gioco si alzerà notevolmente nei prossimi anni”.
Hai uno sportivo di riferimento, che ti ha ispirato in questi anni?
” Pavel Nedved, per me è un esempio di dedizione e professionalità, finiva di allenarsi con i compagni e correva da solo; è stato per me un esempio di sacrificio e dedizione”.
Quando non ti alleni e non guardi la Juve (:) cosa ti piace fare?
” Passo più tempo che posso insieme a mia moglie e a Totò ( il nostro cane) nella mia Torino. Ho tutti glia amici qui e penso che non me ne andrò mai, è una città molto bella .”
Domani giocherà Giulia Sergas, dille qualcosa.
“Sono contento di vedere Giulia domani, e le auguro di giocare presto un’altra Solheim”.
Finita la coca cola ci guardiamo in faccia, una risata e gli dico “in bocca al lupo Edoardo , sei forte proprio come quando eravamo piccoli ” Lui sorride.
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