Sono lontani i tempi in cui i bunkers erano quelle parti del percorso dove l’erba veniva brucata dalle pecore che si riparavano dal vento radunandosi sotto le collinette dei links.

(Thank you to Paul L. Carter for the pichttps://bthbgcm.blogspot.com/2015/08/bunker-maintenance-and-etiquette.html.)
Oggi il bunker non è più un semplice ostacolo abbandonato a se stesso ma è oggetto di un’attenta progettazione.
Vediamo nel dettaglio come è costruito.
Il fondo del bunker è costituito da una rete di tubi di drenaggio che servono a svuotare il bunker quando piove e a evitare che l’acqua vi ristagni all’interno.
Per evitare che il bunker si riempia di acqua o che l’acqua vi scorra attraverso, svuotandolo della sabbia di cui è costituito, è essenziale pregettare e modellare in modo accurato le spone, avendo cura che le stesse non diventino pendii orientati a sfociare proprio dentro il bunker.
I bunker moderni presentano, sopra lo strato dei tubi di drenaggio, dei rivestimenti in tessuto aggregato poroso che hanno la funzione di tenere la sabbia lontana dalla contaminazione del terreno e delle rocce.
L’ultimo strato è costituito dalla sabbia.
La scelta della sabbia non è mai banale, deve essere giocabile e facilmente reperibile.
La reperibilità serve per aggiungerla facilmente nel corso degli anni .
Se dovessi scegliere una sabbia terrei in considerazione la tipicità del luogo dove sorge il campo da golf in modo da rendere i bunker “tipici”. Eviterei, per esempio, di collocare sabbie caraibiche in montagna.
Per quanto rigurda lo strato di sabbia è buona norma posizionarne 5 cm nello stato più sotto e 7,5 cm sullo strato più superficiale così da evitare che, sia il bastone che le scarpe del giocare, sprofondino troppo.
Nella scelta della sabbia un ruolo importante ha la dimensione dei granelli, se sono troppo grossi intasano il drenaggio sottostante.
Alcune sabbie bianchissime che si trovano in Spagna o in America sono in realtà polvere di marmo.
Una buona sabbia da bunker dovrebbe contenere poche impurità come fango o argilla, se sono presenti ne risentono la compattezza e la qualità del drenaggio.
Se i bunker rimangono bagnati e duri in inverno significa che contengono fango e argilla.
In estate, invece, fango e argilla formano uno strato compatto subito sotto la superficie.
Curiosità
Una piccola curiosità, il bunker più grande del PGA Tour è quello a lato del green del par-5 della buca16 al PGA West (Stadium) a La Quinta, in California, sede dell’The American Express che ha una profondità di 18 piedi (circa 5 metri e mezzo).
Siete curiosi di vederlo? Claccate qui https://youtu.be/WHpgNHQniIo?si=_FFs-Y41h-FDcWHl
Adesso che conoscete tutto sulla realizzaione dei bunker siete in grado di uscirne?
Se no vi do un piccolo aiuto qui https://www.giuliafranchinigolf.com/2019/08/01/beach-practice-la-palla-infossata-in-bunker/