E’ stata un vero successo la ventunesima edizione del Ladies PGAI Championship giocatosi al Molinetto Golf & Country Club il 22 e 23 Ottobre.

Alle proette si sono affiancate le socie dell’ ILGA ( Italian Ladies  Golf Association ) capitanate dalla Presidente Alessandra Valtulina, il vero motore dell’associazione amatoriale milanese.

L’ILGA ha lo scopo di promuovere e diffondere la disciplina sportiva del golf con particolare riferimento al settore femminile.download

PGA Italiana e ILGA sono insieme in questo particolare evento già da due edizioni e la collaborazione sembra funzionare a pieno ritmo. Il campionato PGAI da la possibilità alle socie dell’ILGA di giocare a stretto contatto con una proette italiana per ben due giornate, la prima con formula pro am a 4 giocatrici e la seconda con la formula 4 palle la migliore.

Il campionato si trasforma, così, in un’occasione di incontro tra golfiste in un contesto  molto particolare dove la club house, alla fine del primo giro, ospita una serata di musica, moda, arte e solidarietà: in passerella gli abiti sartoriali e colorati di Dolcera, in esposizione le opere di Francesca Boffetti, da scoprire l’attività preziosa di Attive, che da 45 anni offre supporto a chi sostiene cure oncologiche, pazienti e famigliari; e poi in mostra i gioielli di Luxanty e da assaggiare vini firmati Colli Vai Bò. Un mondo tutto al femminile che rappresenta il trenta per cento dei giocatori italiani, e che il Campionato Ladies di PGA Italiana racconta.

Il Campionato  è stato vinto da Veronica Zorzi, in testa fin dal primo giro, con uno score totale di 139 colpi (70;69). La scaligera è stata rincorsa molto da vicino da Stefania Avanzo che segna due ottimi giri in 70 e 69 colpi, che le fanno centrare il secondo posto in classifica con un totale di 141 colpi , seguita da Diana Luna, 149 (74;75) .

Per la veronese è il secondo titolo PGAI in carriera, il primo nel 2001, all’inizio della sua carriera quando al Royal Park I Roveri di Torino vinceva lo spareggio contro Federica Dassù.

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Grazie a Claudio Scaccini per le foto.

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