Angelica Moresco, un nome che fa spesso coppia con quello di Benedetta Moresco.
Quasi omonimia ? No, due sorelle che hanno fatto del golf la loro passione principale.
Angelica, classe 1998, veste la maglia azzurra dal 2014 e in questo preciso istante mi siede davanti con un gran sorriso.
Era da tempo che volevo scambiare quattro chiacchiere con lei perchè penso sia una delle giocatrici più talentuose dell’ultimo quinquennio.
Angelica, come hai iniziato a giocare?
“Mio papà giocava già quando sono nata e mi ha fatto fare i primi colpi con i bastoni in plastica, giocavo dappertutto, in salotto, in giardino, in cucina…poi all’età di sette anni ho iniziato a frequentare i corsi di avviamento al golf per bambini con Alex Senoner che è ancora il mio maestro (ride). Non ho più smesso da allora”.
Visto che parliamo di coach, ti chiedo, quanto è importante il ruolo del maestro per un atleta ai tuoi livelli?
“Alex è giovane, per me è come un fratello maggiore, oltre che maestro è anche un ottimo mental coach, è il primo a dirmi brava ma anche “sveglia, datti una mossa”. Mi motiva molto, c’è sempre quando ho bisogno di qualcosa, tra noi c’è un grande rapporto di totale sincerità e stima reciproca”.
Nel 2013, a soli 14 anni, hai vinto il Campionato italiano Under 18…
“Ho vinto il tricolore senza rendermene conto, dal 2013 in avanti è successo tutto molto in fretta, cerco di darmi degli obiettivi a breve termine, è il miglior modo che conosco per fare dei passi avanti in modo continuativo”
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi per l’immediato futuro golfistico?
“Per quest’anno spero di giocare bene ai Campionati Mondiali under 18 che si svolgeranno in Canada dal 22 al 25 Settembre (http://www.worldjuniorgirls.com/).[Speranza in parte soddisfatta perchè nei quattro giri in programma ai Mondiali under 18 Angelica si classifica 23ma con un totale di 302 colpi (78,73,76,75) seconda delle italiane, dietro a Carolina Caminoli (301: 71,79,78,73)]. Il 2016 sarà il mio ultimo anno in ctg. under 18, mi piacerebbe partecipare alla Junior Ryder Cup e vincere una gara all’estero. Finita la scuola andrò negli Stati Uniti a frequentare l’Università così potrò giocare le gare tra i College americani e poi ottenere la carta sul LPGA Tour”.
Perchè la scelta di giocare sull’LPGA Tour e non sul LET (Ladies European Tour)?
“Mi piace molto l’idea di cambiare aria, le proette di cui si parla sono quelle del Tour americano, sul LET la Money List (montepremi) è ridotta e poi l’idea di giocare contro le migliori giocatrici al mondo è molto stimolante”.
Per giocare ad alti livelli il golfista non deve esimersi di essere un atleta nel senso stretto della parola, anche la Federazione sembra essersene resa conto negli ultimi anni, che tipo di preparazione fisica segui per essere al top quando giochi?
” Da 3 anni mi alleno con Sergio Manenti. Sergio è il preparatore atletico della nazionale Femminile.Ogni due mesi ci prepara delle schede con il metodo TPI che spaziano tra pesi, equilibrio, aerobica. Prima di un giro vado sempre a fare un risveglio muscolare che varia tra corsa, marcia e stretching. Durante i ritiri della nazionale l’allenamento è equamente diviso tra preparazione atletica e tecnica. Siamo seguite anche dal punto di vista nutrizionale dalla dottoressa Federica Alviti, e da un punto di vista fisio terapeutico da Luciano Bonici, e questo è un grande aiuto”.
Qual è stata la tua maggiore soddisfazione in campo golfistico (fino adesso)?
“I Campionati Europei a squadre di quest’anno, siamo riuscite a qualificarci terze in qualifica stroke play con score molto bassi. Abbiamo vinto i seguenti match contro Francia (campione uscente) e Repubblica Ceca. Perdere contro la Spagna in finale con l’ultimo match è stata dura, eravamo davvero a un passo dal titolo europeo, ma una medaglia d’argento per due anni consecutivi alla piú grande manifestazione internazionale, è una grande soddisfazione”.
La tua famiglia e il golf: non a caso ho citato tua sorella Benedetta all’inizio di questa intervista…mi sembrate la versione young e rosa dei fratelli Molinari !
“Sono fortunata ad avere una sorella come Benedetta, è una ragazzina tosta e piena di energia, allenarsi con qualcuno, specialmente con lei, fa passare il tempo più in fretta. Le nostre sfide raffinano la nostra tecnica e feeling di gioco”.
C’è competizione tra voi due ?
“Da parte mia no, credo di essere uno stimolo per lei. Sono felice quando la posso aiutare ad affrontare le prime delusioni in campo golfistico. Spero che possa crescere e diventare una delle migliori giocatrici al mondo”.
Cosa ti piace di questo sport?
“Stare all’aria aperta, l’adrenalina che si prova in campo, la necessità di essere aggressivi durante i match, il fatto che è uno sport individuale e le responsabilità sono mie e che devo contare solo sulle mie forze e su nessun’altro, ma anche la possibilità di condividere tutte queste cose con le mie compagne di squadra”.
Consiglieresti ai ragazzi/e della tua età di iniziare a giocare ?
“Assolutamente sì perchè è uno sport sano che richiede tanti sacrifici e duro lavoro e se si crede in quello che si fa le soddisfazioni arrivano”.
Hai un/una atleta di riferimento?
“Sì , Azahara Munoz; la prima volta che l’ho vista giocare all’Evian Masters ho pensato che il nostro gioco fosse simile, molto precisa, costante e con il mio stesso volo di palla in draw, mi rivedo molto in lei, ho avuto la possibilità di conoscerla e scambiarci due parole, lavora moltissimo sia sul piano fisico che nutrizionale. Lei è la giocatrice che mi ha impressionato di più insieme a Lydia Ko e Suzan Pettersen.
Se non giocassi a golf, cosa faresti ?
“Mi iscriverei alla facoltà di Medicina e di sicuro avrei trovato un’altra passione!”
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